Vesime

Comune di Vesime

Davide Gamba,  
2016-11-10 22:31:27

LA STORIA

Secondo lo storico albese Eusebio, Vesime era una mansio con alloggi e ricoveri per i viaggiatori, che veniva indicata, secondo l'uso romano, con ad vigesimum lapidem (la ventesima pietra miliare da Acqui Terme). Successivamente l'indicazione fu contratta in Vigesimum, Vecimum, Vesimumn, Vexime, e infine Vesime.

Il territorio di Vesime era già abitato dai Liguri e dai Romani, che costruirono la strada che conduceva da Acqui Terme ad Alba, su cui si trovava l'antico nucleo abitativo di Vesime, in origine un albergo per il ricovero dei viaggiatori.

All'inizio del Duecento Vesime è possedimento dei Marchesi Del Carretto e nel 1209 si parla in un documento del castello di Vesime, venduto al comune di Asti.

Nel 1413 subentrano gli Asinari che vendono Vesime al banchiere astigiano Giovanni Scarampi per 24.000 fiorini.A tal proposito sotto il porticato a colonne della sede del municipio si può ancora vedere uno stemma lapideo attribuibile alla famiglia Scarampi come confremato dal confronto con il blasone della famiglia astigiana.

Il Castello di Vesime è oggetto di molti passaggi di proprietà nel corso dei secoli, fino a quando gli Spagnoli ne distruggono l'interno e parte delle mura nel 1644.

Nel 1708 Vesime passa sotto il dominio di Vittorio Amedeo II di Savoia.

Nel 1723 è documentata l'esistenza di una vera e propria industria per la filatura della seta con venti fornelletti e due concerie a conduzione familiare.

Nel paese veniva anche prodotto olio d'oliva e di noci e importante era la produzione di zafferano, utile per la tintura delle stoffe.

Durante l'occupazione napoleonica viene introdotta anche la coltivazione della patata, pressocchè sconosciuta fino a quel momento.

Nel 1856 viene concesso a Vesime di diventare sede di mercato, mentre solo nel 1922 ha inizio la costruzione del nuovo ponte terminato nel 1923.

 

PRESENTAZIONE

Il paese, collocato tra il fiume Bormida e le alte colline di Langa, è immerso in un paesaggio caratterizzato da vigneti, boschi e noccioleti. Territorio abitato da Liguri e dai Romani, era stazione di posta situata ad vigesimun lapidem (la ventesima pietra sulla strada Acqui-Castino), espressione da cui deriva il toponimo. Il primo signore del luogo fu Bonifacio Del Vasto, marchese di Savona. Passò in seguito ai Del Carretto, quindi agli Asinari, agli Scarampi e infine e ai Savoia nel 1708. 

Nel 1944 sul territorio di Vesime funzionava un campo di aviazione utilizzato dagli Alleati per scopi bellici, la denominazione in codice era 'Excelsior'.

 

COSA VEDERE

La Chiesa dei Battuti. Della Confraternita dei Disciplinanti di Vesime si parla nei registri della mensa vescovile già nel 1513, ma pare che essa esistesse già almeno nella seconda metà del 1400. 

In una relazione di una visita pastorale nel 1577 si precisa che "per l'Oratorio di S. Maria, li confratelli facciano costrire la volta ed il pavimento ed imbiancare i muri". Tale oratorio corrispondeva in parte alle mura della chiesa attuale; ne fanno fede le due date, 1547 e 1548, apparse sulla parete destra durante i restauri del Ì995-97.

Un primo ciclo di affreschi visibili in parte nella terza campata di sinistra illustranti le tentazioni di S. Antonio, il martirio di S. Sebastiano oltre che una probabile Annunciazione, verosimilmente ai primi denni del 1500.

Un secondo ciclo, ben più cospicuo, comprendente 18 episodi della Passione di Cristo (di cui ci rimane, pressoché integro, il solo episodio dell'entrata in Gerusalemme) fu realizzato invece in epoca controriformistica, tra il 1585 e il 1600.

L'ampliamento della chiesa verso la collina e il rifacimento del frontespizio risale agli anni tra il 1758 e il 1786.

Nel 1805 venne costruito il primo campanile della chiesa sul lato sinistro della stessa e nel 1814 fu costruito l'attuale altare.

Nel 1876 il campanile della confraternita minacciava di andare in rovina e di danneggiare la casa vicina: l'autorità comunale ordinò la demolizione e nel 1878 venne costruito l'attuale campanile.

 

Informazioni tratte dal sito del Comune di Vesime







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