Le robiole di Amaltea
2016-11-14 21:48:57
La Robiola di Roccaverano ha origini molto antiche, attestate da testimonianze del periodo celtico-ligure. Successivamente Plinio e Pantaleone ne apprezzarono le qualità e ne documentarono il ciclo produttivo.Il suo nome fa riferimento sia al termine latino "robium", con riferimento al colore rossiccio che assume la parte esterna della pasta con la stagionatura, sia al nome del paese di Roccaverano da dove si è originato il prodotto.
Il gregge è costituito da capre di razza Roccaverano e Camosciata delle Alpi. La Roccaverano è una razza autoctona, rustica, con produzioni di latte più contenute ma qualitativamente elevate, fino a pochi anni fa a rischio di estinzione.
Nessuna forzatura interviene nella gestione del gregge che è alimentato a fieno e cereali fioccati, entrambi provenienti da Agricoltura Biologica.
Le capre possono godere per quasi nove mesi all’anno di pascolo quotidiano tra boschi, fasce scoscese e prati, dove trovano essenze spontanee ed autoctone dell’Alta Langa che conferiscono al latte un sapore caratteristico.
La profilassi è effettuata con prodotti fitoterapici ed omeopatici per il benessere degli animali e per evitare qualsiasi residuo nel prodotto finito.